I mancini hanno una marcia in più!

Leonardo Da Vinci, Vincent Van Gogh, Neil Armstrong, Napoleone Bonaparte, Marie Curie… sapete cosa avevano in comune questi incredibili talenti delle scienze, delle arti, delle strategie militari, ecc?
Erano tutti mancini! Proprio di questo tratta il seguente articolo: dopo essere stati considerati come “figli del demonio” in età medievale, o essere stati costretti dalle maestre delle elementari a imparare a scrivere con la mano destra (questo in tempi decisamente più recenti), ecco che finalmente i mancini si prendono la loro rivincita.
Vi sono, infatti, alcune ricerche condotte che mostrerebbero che chi predilige l’uso della mano sinistra presenti una maggior capacità e predisposizione in diversi campi, in particolare quello matematico.

Naturalmente non si tratta di una verità assoluta, ma le spiegazioni date per motivare quest’affermazione sembrano comunque avere un fondamento.

Nel corso degli anni vi sono state ricerche che hanno condotto a risultati contrastanti, anche se però ormai sembrerebbe essere quasi certo che chi è davvero mancino presenti una maggiore abilità nella risoluzione di quesiti matematici di livello avanzato. Ciò viene spiegato dal fatto che i mancini presentano l’emisfero celebrale destro più sviluppato, predominante insomma, e un corpo calloso (l’insieme dei fasci di fibre nervose che permette la connessione dei due emisferi) più esteso. Alcuni sostengono che quest’ultimo fatto può essere collegato alla necessità dei mancini di adattarsi a un mondo che è prevalentemente fatto “su misura dei destri”, ciò comporta una maggiore connettività fra i due emisferi e una maggior velocità nell’elaborare e processare le informazioni.
Stiamo quindi dicendo che coloro che scrivono con la mano sinistra sono sicuramente più bravi in matematica di quelli che usano la destra? No, ovviamente.

I ricercatori hanno precisato che anche una persona che utilizza la mano destra può presentare un emisfero destro più sviluppato e avere quindi le caratteristiche sopra elencate, così come non tutti i mancini sono “veri mancini”. Vi è infatti chi, per esempio, usa la sinistra per scrivere ma calcia il pallone, mangia, si pettina…con la destra. Quello che però è risultato essere vero, prendendo un numero elevato di persone come campione, è stato che coloro che in una serie di attività avevano per la maggior parte una netta prevalenza della parte sinistra su quella destra, erano effettivamente portate per la matematica.

Per quanto riguarda lo sport,alcuni studiosi sostengono che i mancini siano più avvantaggiati in attività in cui vi è un confronto a due come il baseball, o il tennis, per il semplice fatto che si è normalmente abituati a sfidare avversari destrimani, e ritrovarsi di fronte una persona che usa la mano sinistra e si muove dunque in modo leggermente diverso “dal solito” lascia un po’ interdetto l’avversario e dà vantaggio al mancino.

Vi è chi invece fornisce una spiegazione più scientifica alla bravura negli sport dei mancini affermando che la parte destra del cervello è quella che controlla le funzioni visuo-spaziali, quindi se allo stesso tempo l’emisfero destro sta anche controllando la mano o il piede sinistro, l’elaborazione di quello che succede nel campo visivo avviene più velocemente e si ha una velocità di reazione maggiore, mentre se si stanno usando gli arti destri le informazioni devono viaggiare da un emisfero all’altro. Esempio lampante è il famoso tennista John McEnroe.

Infine i mancini sembrerebbero essere gli oratori migliori. Uno studio di Nature Neuroscience e in particolare dello psicologo Chris McManus mostra che, essendo la parte sinistra quella adibita all’elaborazione del linguaggio, i mancini ad essa “aggiungono” anche il lavoro compiuto dall’emisfero destro che hanno più sviluppato, e quindi sarebbero i più bravi a tenere discorsi.

In conclusione, come sostiene anche l’Australian National University, essere mancini presenta quindi molti vantaggi…senza togliere nulla ai destrimani ovviamente!

 

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