La tavolozza del cibo

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Ogni volta che ciascuno di noi va al supermercato con l’intento di fare attenzione alla propria alimentazione per comprare cibi che reputa sani si limita a guardare sul retro delle confezioni la percentuale di grassi, vitamine, amminoacidi e altre sostanze nutritive contenute negli alimenti. Ma se non fosse solo questo a determinare la nostra salute? Se anche una cosa così naturale e all’apparenza irrilevante come i colori potessero avere un potere terapeutico sul nostro corpo?

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Infatti non molti lo sanno, ma ogni cibo ha una sua specifica valenza cromatica che va direttamente ad agire sui nostri livelli di energia, non solo fornendo i necessari principi nutritivi agli organi corrispondenti, ma anche influendo il nostro stato psicologico. Ecco perché, per esempio, quando ci sentiamo stanchi e senza energia, siamo attratti da alimenti di colore arancione o giallo, mentre quando sentiamo il bisogno di depurarci dal cosiddetto “cibo spazzatura” che abbiamo mangiato o, comunque, quando siamo in carenza di minerali, preferiamo i cibi verdi. In questo caso, dal momento che il colore del cibo è affine al nostro umore, possiamo parlare di cromoterapia alimentare: il rosso ha una forza stimolante e, nella maggior parte degli individui, sviluppa l’appetito; il blu-violetto, un colore con effetto solitamente tranquillizzante, ha come beneficio quello di calmare la fame (in particolare modo quella nervosa); il verde è il colore che invoglia meno a mangiare (è anche per questo motivo che i bambini mangiano meno volentieri grandi quantità di verdure); il giallo, colore preferito dai golosi , trasmette energia e allegria; il bianco, infine, è il colore della semplicità e della depurazione. È probabile, quindi, che il nostro cervello abbia una sorta di intelligenza che lo spinge a scegliere i cibi portatori delle sostanze di cui necessita.

Ma il colore del cibo è dato a sua volta da specifiche sostanze che hanno particolari funzioni nel nostro organismo. Analizziamole in dettaglio:

  • i cibi gialli sono adatti a disintossicare il fegato e la cistifellea e, quindi, anche a depurare l’organismo in generale. Il loro colore è dato da due sostanze antiossidanti che rinforzano la vista, dette leutina e zeaxantina;
  • i cibi rossi stimolano il metabolismo, facilitando l’eliminazione delle scorie e portando energia al sistema nervoso autonomo. Con essi entra in circolo nell’organismo una maggiore quantità di noradrenalina, sostanza che fa lavorare meglio e più in fretta le cellule adipose, ottenendo di conseguenza un effetto dimagrante;
  • i cibi arancioni sono ricchi di vitamine e di enzimi che favoriscono la digestione e potenziano il sistema immunitario;
  • i cibi verdi sono eccellenti depurativi del sangue, favoriscono il drenaggio linfatico e irrobustiscono il sistema cardiocircolatorio;
  • i cibi blu sono poco numerosi, ma hanno un’azione calmante e rinfrescante;
  • i cibi viola svolgono una benefica azione sul sistema nervoso, sul cervello e sulle facoltà intellettive superiori: infatti sono solitamente ricchi di magnesio e di altri elementi fondamentali per le funzioni cerebrali.

 

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